Marketing Intelligence

Il processo informativo di Intelligence a supporto delle ricerche di marketing, applicato principalmente per conoscere la composizione e le dinamiche di un particolare mercato ed il livello di competitività delle società leader

Friday, June 18, 2010

I social media e l'interactive marketing: come le reti sociali e le tecnologie cambiano il marketing delle imprese

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno determinato, senza dubbio, alcuni cambiamenti nei processi di marketing, in particolare nelle fasi di ascolto dei mercati e di analisi della clientela. Ma l'esplosione dei cosiddetti network sociali e delle nuove forme di relazione in rete sta iniziando a produrre nel marketing interessanti occasioni di ripensamento degli strumenti di comunicazione verso i clienti, non più una comunicazione di massa ma - grazie ai canali web ed ai nuovi dispositivi - un'interazione decisamente personalizzata. Se il CRM nel back office consente, pur con alcune difficoltà nel passaggio dal modello di marketing al progetto di implementazione IT, di definire delle analisi particolareggiate del cliente (i customer insight resi possibili dagli strumenti di data mining e dall'utilizzo di tecniche statistiche per formulare utili previsioni), ora le imprese possono disporre di sistemi di dialogo diretto con ciascun cliente, sublimando la multicanalità ed arrivando ad attuare una vera politica di interactive marketing. Questa evoluzione è possibile a patto di dotarsi non solo di piattaforme IT "enabler", ma di modelli e comportamenti organizzativi capaci di gestire forme di relazione con la clientela maggiormente complesse.

Segnalo una survey proposta dalla società di ricerche Forrester: un benchmark per esminare l'utilizzo delle tecnologie sociali nelle imprese, ovvero un sondaggio condotto con lo scopo di conoscere le ragioni che spingono le enterprise verso le social technologies e per approfondire i vantaggi di business generati dallo studio delle esperienze di consumo "tradizionali" ed online.

http://blogs.forrester.com/sean_corcoran/10-06-16-help_us_benchmark_social_maturity

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Thursday, June 17, 2010

L'onda semantica ci porterà verso il web 3.0 ?




Nelle organizzazioni permane l'incubo della gestione dei dati digitali: da molti anni si promuovono iniziative di enterprise information management, indirizzate da metodogie talvolta complesse da applicare, che in diversi casi non raggiungono i successi attesi. Fino ai primi anni 2000 la complessità che le organizzazioni erano chiamate a fronteggiare era di natura interna, cioè correlata alla dispersione dei dati nei numerosi archivi, e questa frammentazione rappresentava la realtà dei 'silos' o sistemi dipartimentali (praticamente ogni direzione o funzione si era dotata di un proprio mondo informativo ed informatico). Da circa un decennio sono iniziate le azioni di "risanamento" dell'information management, con progetti di integrazione delle banche dati.

Oggi la situazione non sembra essere cambiata in meglio: alla complessità dei sistemi informativi si sono aggiunti "minacciosamente" i web data, esplosi con i network sociali ed il web 2.0, dati che le imprese non possono più ignorare perchè particolarmente validi per osservare la clientela (propria e dei concorrenti).

Immaginare gli scenari dell'information management da oggi al 2020 è probabilmente difficile, può aiutare il white paper "Executive's Quick Start Guide Web 3.0 and the Semantic Web" pubblicato da Project10x, a cura di Mills Davis: si tratta di un breve documento che consiglio di leggere per orientarsi tra le tecnologie e le applicazioni sematiche, attese da anni per risolvere un problema comune a tutte le organizzazioni: il governo della conoscenza.

http://www.project10x.com

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