Marketing Intelligence

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Monday, April 21, 2008

Libro > "Se il piccolo non cresce"


Per molti anni le PMI erano considerate un punto di forza del Paese, o comunque un segno distintivo del nostro settore produttivo. Ma quando la globalizzazione ha iniziato a manifestarsi, frutto certamente del progresso delle tecnologie ICT, ed i mercati di riferimento sono divenuti quasi improvvisamente più internazionali che "locali" o "domestici", allora é emerso nella sua serietà il problema della notevole frammentarietà produttiva.

Segnalo un libro del 2004 a cura del Prof. Onida, dal titolo chiaro: "Se il piccolo non cresce. Piccole e medie imprese in affanno". Il testo aiuta a capire come, nello scenario sempre più iper-competitivo, i problemi delle imprese familiari e delle dimensioni societarie siano necessariamente da affrontare, per riuscire a caratterizzare meglio la micro e piccola impresa nazionale, chiamata a "difendersi" dalla concorrenza internazionale (non solo cinese).

Il libro é ben scritto, e consente al lettore di comprendere non solamente le ragioni che purtroppo limitano l'internazionalizzazione della maggior parte delle PMI: nell'ultimo capitolo, dal titolo "prospettive", l'autore chiarisce che nel Paese non esistono solamente grandi imprese (talvolta in crisi), o imprese a carattere familiare (così piccole da non sembrare in grado di competere neppure in termini potenziali); si stanno affermando varie medie imprese, grazie anche alla ricerca e sviluppo ed ai brevetti industriali. Insomma, l'autore ci spiega che può esistere un futuro di innovazione, per quelle aziende decise a migliorarsi, organizzativamente e tecnologicamente. Ma nel concreto, dal 2004 cosa é cambiato nelle imprese? le PMI hanno acquistato fiducia, e soprattutto sono divenute più competitive?
Probabilmente il libro é drammaticamente attuale, e leggerlo oggi potrà indurre a riflettere sulle condizioni del Paese, privo di un progetto veramente diffuso e condiviso che lo possa portare ad un rinnovamento concreto, e non "proclamato".

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