La TV del futuro sarà "scelta" dagli spettatori, sempre più in grado di decidere cosa vedere. Come si adeguerà la pubblicità?
Spesso nella rete si possono leggere interessanti opinioni sulla TV via web, sulla convergenza dei sistemi di trasmissione attraverso il protocollo ip. Sebbene la televisione analogica terrestre resti il canale di diffusione principale, negli ultimi anni i sistemi di trasmissione digitale sono cresciuti di contenuti e di utenti (e di pubblicità), in attesa del successo della ipTV (delivery di contenuti direttamente verso il consumatore "digitale").
Dopo il web interattivo, sarà la nuova TV la vera rivoluzione: questo cambiamento sancirà anche il maggior controllo dell'utente, in grado di "decidere" cosa vedere, e quando, e di interagire. In un periodo particolare per il marketing, dove gli esperti devono rivedere i paradigmi consueti per raggiungere target sempre più individuali e meno facilmente classificabili in precisi gruppi, la televisione del futuro si pone come strumento di direct marketing più pervasivo ma al tempo stesso più difficilmente governabile.
I consumatori di contenuti digitali sono sempre più esigenti, quindi chiedono una maggior qualità nei programmi a cui assistono, ed anche più tecnologicamente preparati, cioè più capaci di dominare gli strumenti di diffusione e conseguentemente più forti nel decidere come "schermarsi" dalla pubblicità. Ad oggi nelle trasmissioni televisive consuete, é fatto ordinario che lo spettatore subisca le interruzioni pubblicitarie. Quasi non può sottrarsi alle regole dei pubblicitari, si é un pò tutti costretti ad assistere - attentamente o distrattamente - ai numerosi promo.
Come cambierà la pubblicità in TV, nei prossimi anni? Se gli stessi produttori di contenuti potranno vendere film o documentari in un modo più diretto, e potranno personalizzare la commercializzazione della loro offerta, come si organizzeranno i pubblicitari? l'advertising sarà in grado di sfruttare la tecnologia, costruendo le campagne pubblicitarie per comunicare nella forma migliore a tutti i differenti segmenti?
Labels: advertising, consumatori, contenuti digitali, direct marketing, IPTV, marketing, pubblicità
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