Marketing Intelligence

Il processo informativo di Intelligence a supporto delle ricerche di marketing, applicato principalmente per conoscere la composizione e le dinamiche di un particolare mercato ed il livello di competitività delle società leader

Saturday, April 11, 2009

L'Italia necessita del portale nazionale del turismo: a quando il rollout ?

Il Paese è impegnato in un progetto pluriennale di modernizzazione ICT, coinvolgendo la macchina operativa dello Stato a livello centrale e locale. Il Ministero per l'Innovazione cura la regia politica del cambiamento, atteso da molti anni: infatti dal 2000 ad oggi sono stati numerosi i tentativi di amministrazione digitale, ovvero di e-government, e pochi i successi particolarmente rilevanti. Posso affermare che, comunque, quei pochi successi sono obiettivamente in grado di competere con le cosiddette best practices internazionali: mi riferisco al sistema di e-procurement progettato e realizzato dall'agenzia Consip (utile per costituire una centrale di acquisti capace di contribuire al controllo della spesa pubblica), ai differenti sistemi IT sviluppati dalla Sogei per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

In generale, esaminando le relazioni annuali sullo stato di innovazione ICT nel settore pubblico, si può comprendere come ci sia molto da fare. Il Governo attuale è finora intervenuto, bene, per inquadrare le ragioni che rendono molto complitata la modernizzazione informatica dello Stato, ed il Ministro Brunetta ha più volte illustrato - nel corso di interventi a manifestazioni pubbliche o programmi radiotelevisivi - il piano industriale per l'innovazione della Pubblica Amministrazione.

Ciò che maggiormente apprezzo, però, non riguarda la pubblica amministrazione in sè, ma il contributo del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione nel determinare alcuni scenari futuri della società digitale nel nostro Paese. Da alcuni anni, a livello internazionale, si tratta il tema dell'extended government. Si tratta di un modello di amministrazione di una nazione volto alla collaborazione tra il settore pubblico ed i privati, chiamati a partecipare alla modernizzazione della società digitale con propri contenuti, servizi, sistemi telematici. Questo tema è ritenuto strategico dalle società di consulenza e dagli esperti di e-government. Bisogna auspicare per il bene dell'Italia che presto inizi a divenire realtà anche da noi, specialmente per contribuire alla ripresa del Paese, in particolare per sostenere il posizionamento competitivo - a livello internazionale - del settore turistico.

Da alcuni mesi sappiamo del protocollo siglato tra il Ministro Brunetta ed il Sottosegretario di Stato con delega al turismo Michela Vittoria Brambilla, per la realizzazione del Portale nazionale del turismo. Sappiamo anche del peso rilevante che assume la rete internet, non solo come canale informativo, ma come piattaforma operativa e conseguentemente commerciale. Il Portale per il turismo è indispensabile. L'Italia non può farne a meno, e non solo per poter contrastare la concorrenza di altri Stati europei, ma per recuperare quella leadership che può solamente essere riconquistata disponendo dei nuovi strumenti di proposizione, cioè i canali digitali interattivi. Come ho scritto di recente in un commento ad un post pubblicato da Roberta Milano sul suo blog, negli ultimi 10 anni siamo passati dalle brochure turistiche cartacee ai cataloghi elettronici, e le agenzie di viaggi sono state in parte disintermediate dal web, specialmente da piattaforme ICT in grado di aggregare diversi contenuti quasi in tempo reale. Il settore turistico, anzi, l'industria del turismo, deve comprendere al più presto il ruolo delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione, per poterne fare un utilizzo veramente competitivo.

L'Italia corre il rischio di non colmare quel gap organizzativo e tecnologico che la vede costretta a rincorrere i Paesi leader nel turismo: i "nuovi" clienti degli operatori turistici conoscono la rete, sanno come impostare una ricerca, desiderano confrontarsi con gli altri cittadini digitali, vogliono programmare le proprie ferie/vacanze quasi strutturando una specie di dossier di informazioni. Se negli anni '90 il catalogo cartaceo affascinava la gente, grazie anche a fotografie particolarmente curate e suggestive, oggi i segmenti target degli operatori turistici sono accresciuti, generando una domanda maggiormente qualificata ed esigente.

Di fronte alle aspettative "complesse" dei consumatori, il settore turistico deve adeguare al più presto il proprio sistema di offerta, ed il Governo deve mantenere le proprie promesse: il design di un sistema ICT di back office, in grado di conservare ed elaborare i contenuti digitali prodotti dalle diverse regioni italiane, e capace di pubblicare servizi transazionali e non solo informativi, è sempre più una risorsa strategica di cui il Paese non può fare a meno.

Il Ministero per l'Innovazione ha curato sul proprio sito una sezione dedicata proprio al monitoring ed al reporting, in nome di quella trasparenza troppe volte annunciata dalla classe politica. Oggi abbiamo, grazie all'impegno del Ministro Brunetta, un sito web messo nelle condizioni di comunicare lo stato dei progetti di innovazione, cioè una finestra aperta da cui i cittadini possono vedere le componenti dell'ecosistema E-GOV. Auguriamoci che al più presto potremo conoscere la visione del portale destinato al sostegno del turismo, e sapere il cronogramma delle attività di sviluppo, con l'auspicio di un reale approssimarsi del fatidico rollout.

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