La classifica del Forum economico mondiale sulla competitività del settore turistico: rapporto 2007
Il rapporto del World Economic Forum (Wef) sulla competitività del settore turistico posiziona l'Italia solamente al 33° posto. Ai primi posti la Svizzera, l'Austria e la Germania.
E' molto importante esaminare un aspetto che é stato esaminato dagli esperti del Wef, quello relativo al numero dei siti turistici - considerati patrimonio dell'umanità - presente nelle diverse nazioni classificate: l'Italia é al 1° posto.
Cosa penalizza l'Italia? La scarsa programmazione dell'offerta di servizi turistici, la mancanza di infrastrutture moderne, la "disattenzione" verso il turismo sostenibile e verso il turismo sociale.
L'Unione Europea ha varato il programma Lisbona 2010: l'Europa dovrà migliorare in 4 punti fondamentali del programma di evoluzione comunitario: occupazione, innovazione, coesione sociale e sostenibilità ambientale. Purtroppo l'Italia manifesta evidenti squilibri, a livello regionale, ed il turismo come asset vede ridotte le proprie aspettative di crescita in mancanza di una programmazione che sappia armonizzare le numerose risorse endogene del Paese.
Probabilmente gli stati leader, che sono tutti vicini all'Italia da un punto di vista geografico, sono non solo capaci di valorizzare al meglio le proprie risorse naturali ed artistiche, ma anche abili ad attrarre e, ad investire, capitali esteri: al contrario l'Italia, secondo il rapporto prodotto dal Wef, pone varie difficoltà agli investimenti esteri diretti a sostenere l'industria del turismo. Forse gli enti ed i privati coinvolti nel settore, per tornare ad essere competitivi, dovrebbero organizzare un monitoraggio continuo sull'offerta turistica dei paesi leader, studiando anche le loro politiche per le infrastrutture per i trasporti (porti, aeroporti) e, ovviamente, le loro capacità di attrarre capitali esteri per lo sviluppo delle infrastrutture turistiche.
Una ricerca di marketing applicata al turismo non dovrebbe solo indagare sulle preferenze dei visitatori ('la domanda'), ma esaminare criticamente i punti di forza e quelli di debolezza delle infrastrutture turistiche ('l'offerta'), allo scopo di definire un modello di benchmark e poter decidere il futuro dell'industria turistica su basi di conoscenza obiettive e, soprattutto, attendibili.
Il turismo evoluto non privilegia solamente le bellezze paesaggistiche e culturali, ma le intende valorizzare all'interno di una visione strategica che possa proiettare, una nazione intera, a competere anche in termini di qualità dei trasporti, di sicurezza, di salvaguardia ambientale. Solo considerando tutti questi attributi, l'Italia potrà ambire a tornare ad essere una delle principali destinazioni turistiche.
I link al report ed alla lista dei siti Unesco in Italia:
http://www.weforum.org/en/initiatives/gcp/TravelandTourismReport/index.htm
http://www.weforum.org/pdf/tourism/Italy.pdf (scheda sull'Italia)
http://www.unesco.it/patrimonio/siti/siti.htm
http://www.sitiunesco.it/
Labels: competitività, italia, offerta, qualità, turismo
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