Il blogging: una spinta alla creatività individuale, un marketing enabler per le aziende, o una moda transitoria?
Si é tenuta, di recente, una conferenza a Londra sulle possibili nuove idee nel marketing. Non é molto facile portare innovazione laddove questa é praticamente attesa. Anche per questa ragione, molto spesso, nelle aziende marketing e sales sono attesi al varco: le aspettative delle imprese sono numerose, e quando la pressione dei concorrenti aumenta, gli executive gradirebbero che molti dei problemi fossero magicamente risolti dalle vendite e dal marketing.
Il meeting di Londra voleva capire cosa fosse innovazione, oggi: in un periodo in cui la tecnologia internet sembra "prepotentemente" tornata in auge, al punto di affermarsi come nuova ondata del web, é giusto comprendere quale sia il valore di uno strumento di comunicazione e relazione come il blog.
Nella conferenza un intervento, "Blogging for Creative Businesses", ha permesso di trovare alcune risposte a quesiti che anche in Italia hanno acceso dibattiti non sempre conclusi con idee chiare. Certamente il blogging é un fenomeno, non so dire quanto sia transitorio, o quanto siano valide le affermazioni che lo celebrano a livello corporate come un "fattore critico di successo".
E' comunque un fenomeno, e come tale va analizzato, sebbene possa argomentare, e nel passato l'ho fatto, quali sono i dubbi che nutro su un corporate blogging che sembra tanto una moda strumentale agli interessi economici di alcuni, non necessariamente delle aziende......
Ad ogni modo, l'intervento "Blogging for Creative Businesses" sviluppato da Mark McGuinness offre diversi spunti di dibattito, all'interno di una dialettica che potrebbe svilupparsi nella rete:
- cosa é un blog
- stimare il valore di un blog
- l'importanza della conversion
- l'importanza del profilo del blogger
- il networking, la rete dei contatti
- il blog e le relazioni
- il blog di nicchia
- la posizione legale dei blog
- la "compliance" ovvero scrivere un blog nel rispetto delle regole
- la mancata conformità: cosa può comportare
- il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale
- il pericolo della diffamazione
- i rischi reputazionali
Riferimenti:
Mark McGuinness www.wishfulthinking.co.uk/blog
Labels: blog, compliance, corporate blogging, rischi reputazionali
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