Nel successo dei blog una storia di amore: quello per un figlio morto giovane il secondo giorno di lavoro, un blog a difesa dei lavoratori
Oggi si é tenuto a Milano un meeting sui blog, 'Blog-grafie, identità narrative in Rete'. E' stato organizzato dall’Istituto di comunicazione dello Iulm (Istituto universitario di lingue moderne) e da Splinder (piattaforma per la realizzazione di blog curata dalla società Dada). Nel corso del convegno é stata commentata una ricerca sui blogger, allo scopo di classificarne i principali raggruppamenti e definirne alcune caratteristiche distintive.
Il profilo generale descrive i blogger come persone con buone competenze tecnologiche e in generale di grandi utilizzatori di internet, e le motivazioni che spingono la maggior parte dei blogger ad un aggiornamento praticamente continuativo dei contenuti pubblicati sono la voglia di socializzare, di conoscere e farsi conoscere, di dialogo e soprattutto confronto (anche in termini culturali). La ricerca rappresenta anche quei blogger che si sono avvicinati al social networking per semplice curiosità o per provare a costruire una propria linea editoriale, quasi per gioco.
Interessante la notizia che, di converso, esistono molti blogger "impegnati" anche diverse ore per la miglior produzione dei contenuti e per l'interallacciamento con altri scrittori digitali: ne deriva un inter-linking particolare che sviluppa reti estese e comunità virtuali.
La ricerca ha prodotto una segmentazione dei blogger, classificati in 3 raggruppamenti principali:
-- gli esploratori, molti arrivati occasionalmente al blog;
-- le tessitrici, spesso ragazze che sostituiscono il diario cartaceo con il diario elettronico, non più segreto (l'intimità personale quasi si proietta ad un pubblico di pseudo conoscenti, cercando di creare meccanismi di "vicinanza" se non circostanze di affettività ed amicizia);
-- i pionieri, tra i quali spesso si nascondono veri esperti della rete, professionisti delle tecnologie, e qualche "fanatico" desideroso di un protagonismo non sempre positivo per la crescita del "movimento".
Un'altra ricerca, sviluppata da Metrix Lab, sostiene che il fenomeno del social networking è in forte crescita, e ne interpreta così le ragioni di successo:
> la possibilità di esprimersi liberamente,
> nuove amicizie, grazie alla condivisione di idee, interessi, hobby,
> strumento rapido per informare particolari gruppi (compagni di studi, comitive).
La notizia più bella, però, che permette di "celebrare" la storia dei blog regalando a questi strumenti un valore realmente sociale, riguarda l'amore di un padre che ha visto morire il proprio figlio diciottenne il 2° giorno di lavoro. Si tratta di WORKSAFELY, raggiungibile all'indirizzo web http://www.worksafely.com.
Si tratta di un blog ricco di informazioni veramente utili per proteggere la salute dei lavoratori e la loro sicurezza: un tema tragicamente attuale, visto il numero elevato di gravi incidenti che, in questi ultimi tempi, ha drammaticamente coinvolto numerosi lavoratori in Italia.
Un blog di amore, in un sito di formazione e possibile prevenzione: probabilmente una delle migliori testimonianze del valore del web, ed in particolare del social blogging.
Fonti:
http://www.adnkronos.com/IGN/CyberNews/?id=1.0.935258468
http://www.i-dome.com
http://www.worksafely.com/resources/
http://www.worksafely.com/blogs/rob-ellis/
Post > contributo per i lavori di BlogLab, progetto a cura di Stefano Epifani
http://www.bloglab.it/
http://blog.bloglab.it/2007/03/05/Il+Progetto+BlogLab.aspx
http://blog.stefanoepifani.it/
Labels: blog, bloglab, social blogging, stefano epifani, valore
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