Marketing Intelligence

Il processo informativo di Intelligence a supporto delle ricerche di marketing, applicato principalmente per conoscere la composizione e le dinamiche di un particolare mercato ed il livello di competitività delle società leader

Sunday, April 26, 2009

La formazione di marketing segue spesso argomenti del momento: perchè continua questa evanescenza del training ?

In Italia sembra non esistere un'adeguata progettazione della formazione professionale specialistica, come manca una revisione periodica dei programmi di apprendimento continuo (lifelong learning) nell'ambito marketing. L'affermazione può sembrare ai più sconcertante, quasi assurda, ma la trovo purtroppo vera.

Ho valutato con molta attenzione gli argomenti trattati negli ultimi 12 mesi nei seminari e nei convegni che si sono tenuti nella città di Milano (presa da me come riferimento per la frequenza e la qualità degli eventi di formazione di marketing), ed ho visto che i programmi delle differenti manifestazioni tendono non solo ad assomigliarsi l'uno con l'altro, ma molto spesso riprendono temi non sempre particolarmente attuali e tendono a proporli al pubblico come concetti di frontiera.

Faccio un esempio, giusto per porre in evidenza l'approssimazione con cui alcune società programmano i percorsi formativi o le iniziative congressuali: nel biennio 2006-2007 è "scoppiata" la discussione sui paradigmi di marketing non-convenzionali, un pò per cavalcare l'onda del fenomeno 2.0 (esteso, a torto oppure a ragione, ad ambiti business ed operativi non sempre così automatizzati con le tecnologie ICT), un pò per provocare il pubblico con iniziative volte a sottolineare una forte discontinuità.

Per un lungo periodo le società di formazione e le società impegnate nella progettazione di convegni (dove trovo, talvolta, nettamente più lucrosa la vendita di sponsorizzazioni per le aziende piuttosto che l'interesse al dibattito culturale e scientifico, a chiaro danno dell'iniziativa di training) hanno proposto giornate, corsi e percorsi sul marketing etnico, sul marketing virale, sul marketing tribale.

Tutto quello che poteva essere assimilato ad un movimento, meglio se etichettabile come "2.0", era inserito in progetti formativi o di aggiornamento degli skill di marketing. In alcune circostanze era così palese la speculazione, che addirittura la proposizione del modulo o del corso strideva con i contenuti primari del training, insomma alcune società di training (poche, ad onor del vero, per fortuna!) puntavano ad attrarre il pubblico e non ricercavano quell'armonia indispensabile tra cultura di marketing, tecniche e strumenti.

E' singolare che in Italia, dove la maggior parte delle imprese ignora o equivoca il valore dei processi di marketing, le società di formazione tendano ad imporre alcuni argomenti più per produrre un'offerta di formazione momentanea che per fornire valore culturale e per sviluppare nuove competenze nei discenti.

Il processo di marketing in un'organizzazione dovrebbe essere sviluppato nella sua sequenzialità, per controllarne l'efficiacia e per misurarne i ritorni, e non dovrebbe essere limitato alle sole operazioni di marketing (comunicazione, pubblicità, contatto con la clientela). E chi interviene nella delicata area della formazione specialistica, chi si propone come leader nel training sia dei neoassunti sia dei manager, dovrebbe valutare con maggiore serietà e professionalità gli insegnamenti che propone, cercando di allineare i contenuti alle tendenze internazionali e di offrire know-how utilizzabile per il potenziamento degli skillset.

Sono ancora attuali i seminari sul marketing virale, sul marketing tribale, sul marketing etnico? Probabilmente sono di continuo interesse le modalità con cui si segmentano i clienti oppure le tecniche con cui si comunica, ma alcuni argomenti dovrebbero essere sempre aggiornati, non trovo seria la riprogrammazione di moduli o corsi troppo uguali nel tempo, specialmente se si considerano i forti cambiamenti di scenario imposti dalla crisi dei mercati finanziari e dalle conseguenze negative su molti settori industriali.

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