Marketing Intelligence

Il processo informativo di Intelligence a supporto delle ricerche di marketing, applicato principalmente per conoscere la composizione e le dinamiche di un particolare mercato ed il livello di competitività delle società leader

Thursday, February 28, 2008

La crisi si sposta dal mondo reale a quello digitale. Come mai tanto clamore per Microsoft-Yahoo? Quanto vale il digital business?

I segnali ci sono, le paure crescono, e la confusione dei media sembra intensificare una crisi da tempo, purtroppo, annunciata. La globalizzazione, quel fenomeno economico e culturale che vede nell'integrazione dei sistemi produttivi e dei mercati nazionali il progresso decisivo per assicurare la crescita dei Leader, forse manifesta un cedimento imprevisto.

Negli Stati Uniti il timore del crash é alto, e le ultime notizie riferiscono di rischi anche per le banche, specialmente quelle di piccole e medie dimensioni. La crisi, insomma, potrebbe fare feriti anche nel sistema del credito, e non solamente tra i numerosi "cattivi" pagatori.

Ma il pericolo della crisi forse affiora, anzi, forse torna ad affacciarsi, nel mondo digitale. Come negli anni '90, dove si parlava (il più delle volte a sproposito) di nuova economia e nuovi modelli di business, da circa due anni si parla del "nuovo web", il cosiddetto 'web 2.0'. Se negli anni '90 gli analisti finanziari avevano sovrastimato il valore delle società tecnologiche, giustificandosi - a posteriori - per la mancanza di modelli di confronto e di tecniche di benchmarking nel settore ICT, cosa é avvenuto di recente? Forse, qualcosa di simile? Forse, si é di nuovo in una pseudo età dell'oro, nella quale si magnifica al nuovo con una fiducia eccessiva, se non sospetta?

In questi ultimi giorni i telegiornali, i quotidiani, gli organi di informazione hanno trattato il tema Microsoft-Yahoo. L'interesse del Gruppo Microsoft nei confronti del portale Yahoo é stato trattato anche in modo approfondito dalla maggior parte dei media. Perchè?

Abbiamo forse assistito ad un medesimo interesse quando, nel corso degli ultimi mesi, altre realtà leader del settore ICT come IBM ed Oracle hanno annunciato alcune strategiche acquisizioni societarie? Non é successo, anzi alcune operazioni finanziarie, comunque coerenti con i piani industriali annunciati, non hanno incontrato l'attenzione della stampa (ad eccezione di quella specializzata).

Invece, nelle ultime settimane, una buona parte degli italiani ha potuto ascoltare le notizie che "informavano" sulla strategia Microsoft nel digital advertising. E siamo tornati a sentir parlare di miliardi come se, nel mondo di second life, si virtualizzassero anche gli investimenti del mondo reale. Ma la crisi che colpisce chi vive nella "common life" sembra iniziare anche nella società digitale: infatti la comScore Media Metrix, una società leader a livello mondiale nell'analisi e misurazione del canale web, ha pubblicato in questi giorni uno studio sull'advertising online, segnalando che nelle prime settimane del 2008 sono diminuiti l'internet audience nei canali business ed i clic commerciali, quindi sono scesi - rispetto al mese di dicembre 2007 - il numero di click sulle inserzioni web e conseguentemente il numero dei visitatori che hanno acquistato prodotti e servizi dopo aver cliccato su una pubblicità in internet.

La notizia é stata ben esposta su VisionPost, nell'articolo "I clic di Google preoccupano Wall Street". Dopo cinque anni dalla bolla della new economy, dopo cinque anni dall'internet bubble, i media hanno imparato a misurare la concretezza che alberga nel mondo digitale? Dopo cinque anni dalla crisi finanziaria che ha limitato il mercato Nasdaq, gli analisti finanziari hanno compreso quali sono i dati da analizzare e le informazioni da verificare, prima di annunciare il facile successo di una società ICT? Dopo cinque anni, le persone comuni avranno capito che, quando si parla in tono troppo entusiasta delle società tecnologiche, é il caso di aprire bene gli occhi?

Due provocazioni:
1) come mai non si parla, negli articoli su Microsoft-Yahoo, del problema della sovrapposizione di asset tra le due realtà? come mai la pericolosa ridondanza non é trattata, dai giornalisti più attenti? curioso, data la possibile la duplicazione del sistema di offerta di alcuni servizi caratteristici, nel caso la fusione abbia luogo;
2) come mai, in tanti "buzz" 2.0, non si alzano minime critiche - razionali - sulla società digitale? Siamo veramente sicuri che l'ambiente web e l'internet advertising, in particolare il business nei sistemi B2B e B2C, siano stabili e destinati a crescere in tempi rapidi?

Non bisogna promuovere, certamente, considerazioni troppo immediate: si rischierebbe di essere semplicistici, e forse anche approssimativi, nelle riflessioni. Ma quanto abbiamo imparato dalla Internet Bubble? Siamo sicuri che non possa accadere nuovamente?

Per approfondimenti:
Il Sole 24 Ore > "Microsoft e la pubblicità online: una scommessa da un miliardo"
The Wall Street Journal > "On the Web, Signs of a Click Recession"

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Sunday, February 24, 2008

Web 2.0? O Business 2.0?

Spesso si é "invisibili" nella vita reale, spesso si trascorrono ore in solitudine, pur essendo tra tanta gente, come accade nelle città. Capita che ci si "nasconda", più o meno consapevolmente, o può capitare di sentirsi lontani dalla maggior parte delle persone, o in disaccordo con le opinioni che sembrano prevalere.

Da quando internet si é affermato come strumento di socializzazione, e non solamente come canale di scambio di dati, può capitare che alcune persone privilegino questo ambiente alla vita reale: per avere informazioni, per cercare consigli, per comprendere meglio la stessa vita reale.

Può succedere che molte persone acquistino addirittura un'identità digitale, forse superiore a quella che hanno nel quotidiano. Forse questa é una delle motivazioni che spinge qualcuno a curiosare in "second life", proprio alla ricerca di un nuovo senso di sè.

Forse, questa "umanizzazione" della rete, divenuta una città digitale dove ci si può incontrare facilmente, é la vera novità di questi anni. Una realtà internet non più catalogabile come un sistema di comunicazione internazionale, ma come un ambiente in cui riporre fiducia e nel quale ricercare un pò di ciascuno di noi.

Un mondo in cui il business inizia sempre più a credere, ed in cui é pronto ad investire. Un ambiente prossimo a divenire business 2.0?

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Monday, February 18, 2008

Intervista a Deonie Botha, autrice del libro "Creating a Competitive Intelligence Capability - Developing the Intelligent Organisation"


La possibile crisi economica e la globalizzazione dei mercati potrebbero produrre forti limitazioni alla competitività delle imprese italiane, specialmente quelle piccole e medie. Negli ultimi anni abbiamo assistito all'intensificarsi della competizione, ed ormai siamo abituati a ragionare con una logica internazionale, cioè consideriamo l'Italia come un mercato locale, all'interno del mercato europeo. Questa internazionalizzazione diventa sempre più una sfida per le imprese, ma può essere una sfida - realisticamente sostenibile - dalle sole aziende che sono dotate di un marketing idoneo, e di quelle che possono avvalersi anche della funzione di competitive intelligence.

Marketing-Intelligence ha il piacere di pubblicare una breve intervista a Deonie Botha, autrice del libro "Creating a Competitive Intelligence Capability - Developing the Intelligent Organisation".

Marketing-Intelligence > could you present your upcoming book, "Creating a Competitive Intelligence Capability" ?
Deonie Botha: "I have been lecturing Competitive intelligence at the University of Pretoria , Pretoria , South Africa for the past three years. I realized that a need exists for a book that presents Competitive intelligence in a practical manner accompanied by the necessary theoretical backdrop. There is a vast variety of Competitive intelligence courses available however not all of them have the necessary theoretical backdrop and make provision for assessing the knowledge level of learners on completion of the course. This book will focus on these two areas".

Marketing-Intelligence > when did you decide to write a book on competitive intelligence ?
Deonie Botha: “I simply became tired of the multitude of articles I always had to obtain copyright for in order to be able to distribute it to my students. I decided to take the best from what is published on the topic, my own practical experience of Competitive intelligence and my experience in academia and to just sit down and write the book”.

Marketing-Intelligence > what could be considered a best practice in CI ? how identify a "success case" in a company with a particular commitment to competitive intelligence ?
Deonie Botha: “World-class Competitive intelligence practices is characterized by three success factors, namely: understanding and participation by senior management, a culture of information and knowledge sharing and lastly a passion and persistence to deliver timely, actionable and relevant products”

Marketing-Intelligence > is it possible to measure competitive intelligence payback ?
Deonie Botha: “Yes, I think measuring the value or payback of Competitive intelligence is over-emphasized – my view is always “Keep it simple” – a lot of articles have been written about this topic and people should just do a bit of research!”

Marketing-Intelligence > is it hard to plan and implement, in a company, a competitive intelligence service ?
Deonie Botha: “It depends on a lot of variables – the country in which you are, the nature and maturity of the industry, the organization etc etc and again so much have been written, there are a multitude of conferences, experts, professional bodies to learn from…why reinvent the wheel?”

Marketing-Intelligence > are you interested in organizing an event in Italy ?
Deonie Botha: “I would be more than willing to join forces with Italian experts in organizing an event!”

Marketing-Intelligence > some news about INTELLIGENCE 2.0 ? Do you have an opinion on 'web 2.0' and a possible new CI paradigm ?
Deonie Botha: “Technology is only an enabler of Competitive intelligence….true intelligence rely on the skills of humans”.


Deonie Botha is a lecturer at the Department of Information Science, University of Pretoria. She lectures and writes extensively on a variety of topics which are of relevance to strategic intelligence namely, knowledge management, competitive intelligence and business intelligence. She serves on the executive committee of the South African Committee of Competitive Intelligence Professionals (SAACIP).
Book
Paperback: 200 pages
Publisher: Chandos Publishing (Oxford) Ltd (1 Feb 2008)
Language: English
Audience: Professional

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Monday, February 11, 2008

Aumentano le imprese dotate della funzione di Competitive Intelligence

Il valore della funzione CI é cresciuto negli ultimi anni, in particolare nelle multinazionali. Le prime grandi realtà a dotarsi di questa specifica funzione sono state le imprese farmaceutiche, ed in generale quelle industrie che necessitano di conoscere, costantemente, il loro settore e le trasformazioni dei propri target di mercato, e vogliono potersi misurare con l'ambiente competitivo, non limitandosi alla sola valutazione dei principali concorrenti. Il budget medio annuale ammonta a $821,613, un investimento che nella maggior parte delle imprese italiane é, certamente, poco sostenibile. Si tratta comunque di una funzione aziendale necessaria, indispensabile, di cui le imprese dovranno al più presto comprendere il valore. La pianificazione strategica in una società "illuminata" non può in alcun modo prescindere da una rigorosa analisi dei driver di mercato e da una conoscenza, aggiornata e dettagliata, sul livello di competitività settoriale e sulle forze concorrenziali che esercitano la loro pressione sull'impresa.

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Sunday, February 03, 2008

Segnalazione del blog Forrester sull'Information Management

E' consultabile in rete il blog della società di ricerche Forrester, specializzato sull'analisi del settore dei prodotti IT per la gestione delle informazioni.

Le categorie dei contenuti del blog sono:
Business intelligence
Business process
Collaboration
Content management
Data integration
Data management
Enterprise search
General vendor/market landscape
Information Workplace
Learning
Social computing

Si segnalano i contributi, a cura dei ricercatori Forrester, sul tema dell'integrazione dei dati, un argomento particolarmente importante nelle applicazioni analitiche di marketing sullo studio della clientela. In letteratura si trova nella rete molto materiale, la consultazione del blog permette di accedere a contenuti rilevanti, che possono essere considerati come una sintesi ragionata degli sviluppi e delle testimonianze aziendali riguardo al 'master data management' ed al 'customer data integration'.

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